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Valutazioni, archiviazioni, restauro
La GALLERIA AVERSA acquista e vende dipinti e sculture di artisti dell'800 e del '900 oppure li tratta in conto vendita per garantire il miglior realizzo. Eseguiamo stime e valutazioni anche su intere collezioni.
La GALLERIA AVERSA fa parte della commissione peritale dell'Archivio Pittori e Scultori Piemontesi dell'Ottocento e Primo Novecento e gestisce l'Archivio delle opere del pittore CARLO BOSSOLI (DAVESCO [ CANTON TICINO] 1815 TORINO 1884) (facebook.com/archiviocarlobossoli - archiviobossoli@gmail.com) dacchè, nonostante il minuzioso e approfondito lavoro della professoressa Ada Peyrot, concretizzatosi nei due corposi volumi dedicati all'opera dell'artista ticinese ( “Carlo Bossoliâ€- Torino 1974 ), siamo ben lontani dalla catalogazione completa della vasta produzione di Carlo Bossoli.
Lacune dovute, in parte, alla stupefacente prolificità dell'artista, figlia di una rara velocità di esecuzione e, in parte, al fatto che i suoi dipinti sono distribuiti in tutti i paesi attraversati dall'instancabile viaggiatore che fu il Bossoli. Si recò e dipinse in tutta l'Europa, da nord a sud, Russia, Turchia e Maghreb.
Dalla Norvegia alla Scozia agli Urali. In ognuno di questi luoghi Carlo Bossoli ha lasciato tracce del suo passaggio in forma di dipinti, pressochè sempre eseguiti con quella personale tecnica di pittura a tempera che l'artista aveva sviluppato dopo l'incontro con i pittori della Scuola di Posillipo, durante il lungo soggiorno napoletano. Già la professoressa Peyrot, nella prefazione al suo lavoro, si augurava la prosecuzione della raccolta e della catalogazione delle opere che via via sarebbero venute alla luce (per concretizzarsi eventualmente in una addenda ai volumi attuali).
Scopo dell'ARCHIVIO BOSSOLI è proprio quello di proseguire la catalogazione delle opere ritenute di mano dell'artista ticinese, che non sono riportate nella monografia del 1974.
Pur presumendo che non tutta la grandissima quantità di disegni e di schizzi conosciuti si sia mutata in dipinti finiti, c'è comunque da ritenere che moltissime opere manchino ancora all'appello. Ne fa fede anche la minuziosa lista contabile in cui l'artista ha registrato molte delle vendite e relativo ricavo. Non va dimenticato che al Bossoli, secondo l'uso dell'epoca, vennero spesso commissionate vedute delle dimore dei committenti. Già ora, il numero di opere apparse sul mercato dopo il 1974 forma un corpus non indifferente che va ampliandosi di anno in anno, contribuendo ad approfondire ancor più la conoscenza dell'artista ticinese.